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Considerazioni di un uomo sul cinema lesbico

Al ritorno dal Some Prefer Cake Film Festival, un festival che celebra il cinema lesbico, io e la mia ragazza prendiamo un Bla Bla Car guidato da un uomo simpatico e molto chiacchierone. Ci sediamo dietro e, di fianco al conducente, sale una donna di Padova. Dopo le prime domande di cortesia, ci viene chiesta la ragione per cui siamo state a Bologna, ovvero il festival. L'uomo un poco interdetto domanda, senza peli sulla lingua: "ma, qual é la necessità di un film festival lesbico? A me per esempio non fa alcuna differenza che nel film che guardo ci sia una coppia etero o gay". Cecilia, la mia ragazza, risponde velocemente quasi per tagliare all'incipit la discussione: "é solo una tematica". L'uomo però non si accontenta, "l'horror, il film romantico, il thriller, il documentario...queste sono tematiche, il cinema lesbico no. Che il protagonista sia interessato alle donne o agli uomini non é rilevante...!". Volevo fargli notare che quelli che ha elencato non sono tematiche bensì generi cinematografici, a sua volta contenitori di tematiche x e y, e quando la Padovana risponde "é un po' come il film festival Africano". L'uomo, "esatto, il film Africano non ha senso".

Ci guardiamo ridendo, capiamo che la conversazione non é finita anzi.

La selezione di film che ci viene offerta dalle sale cinematografiche cittadine, grandi o piccole che siano, può essere considerato un esempio perfetto per definire la situazione attuale del cinema: basta solo considerare ciò che viene escluso. Che ci sia una coppia omosessuale o etero sullo schermo cambia, eccome! Cambia perché fino ad ora l'idea dell'attrazione sessuale, dell'amore e delle difficoltà tra due donne lesbiche o bisessuali ci é stata ritratta sul grande schermo in modo semplicistico, astratto o stereotipato. Piccole eccezioni sono state fatte con film come 'La Vita di Adele', in cui la storia tra donne é un romanzo romantico bellissimo in cui, tuttavia, viene avvolto dallo scandalo del sesso esplicito tra due donne che per molti ha oscurato la vista, vedendo appunto solo una forma di pornografia artistica con due belle ragazze entrambe etero nella vita reale – e questo si sa, vista la fama delle due attrici.

Cambia perché tutt'ora le mie amiche e conoscenti mi chiedono com'è l'amore tra due donne, come funziona, se il loro rapporto sessuale si può considerare 'sesso'. E queste domande nascono dall'assenza di informazione sull'omosessualità. Il cinema dovrebbe rappresentare un canale preziosissimo per far vedere le mille sfumature, complicanze e bellezze dell'essere lesbiche, di desiderare, volere, amare una donna esattamente come "nulla é semplice" in una relazione tra uomo e donna. Ed é necessario, non solo per la parte di mondo etero, ma anche per la parte omo, perché noi stesse lesbiche stiamo esplorando come la nostra sessualità e quotidianità può essere rappresentata, ripresa, condivisa. La 'tematica' film lesbico é necessaria perché non esiste nel cinema mainstream, allo stesso modo del cinema gay e del cinema Africano. E come la nostra compagna di viaggio padovana ha detto, il cinema lesbico cesserà di essere 'tematica' quando sarà incluso definitivamente nel cinema 'normale', quando la storia tra due donne non sarà un'eccezione, quando non sarà preso per scontato, quando sarà reso prendendo in considerazione anche le questioni di classe, etnia e sessualità che possono complicare quella storia, quando non sarà una comparsa divertente, quando la sua rappresentazione fa la differenza a chi guarda, mettendo in discussione il suo modo di vedere il mondo (cosa molto diversa dal fare "propaganda" come il nostro guidatore ha voluto sostenere).

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